Il palazzo è ubicato su un “lotto di testata”, confina ad est con il Lungomare Cristoforo Colombo, a nord con via Dante, a sud con via Cannizzaro, ad ovest con altro fabbricato. La costruzione, attribuita all’ingegnere castellese Pietro Guglielmino, risale al 1932. L’edificio si articola su due elevazioni fuori terra che spiccano da uno zoccolo in pietra lavica e sono coronati da una cornice in pietra arenaria bianca, stesso materiale usato per le cornici delle finestre, la fascia marcapiano e i cantonali d’angolo. Il piano terra presenta finestre rettangolari, a differenza del primo piano, caratterizzato da finestre con arco ad ogiva. Il prospetto principale, prospiciente il Lungomare, è caratterizzato da una rigorosa simmetria compositiva enfatizzata dal corpo centrale che emerge per finiture, dimensioni e forma. Esso infatti è rivestito in lastre, a differenza dell’intero corpo intonacato, svetta oltre la copertura e segna l’ingresso principale avanzando rispetto al piano della facciata con un balcone con balaustra in pietra; questo sormonta due colonne con capitello in stile composito. Il corpo centrale presenta inoltre al terzo livello delle nicchie, anch’esse ad ogiva, che fanno da cornice ad orologi d’epoca e si conclude con un motivo decorativo che richiama il merlo ghibellino medievale.