Giungendo nelle zone costiere tra Aci Castello ed Aci Trezza, dei Ciclopi sembrerà intravedere le reti cariche di argentee sardine e di tonni, quest’ultimi sacri a Poseidone, dio del mare, oltre che percepire il profumo dei ricci di mare appena pescati, o del “mauro”, un’erba marina “citrigna” dall’inconfondibile gusto di mare proposta per le strade e servita in cartocci di carta paglia con il succo di limone e una spolverata di sale.
La cucina tradizionale trezzota è, naturalmente, basata sulle ricette legate al mare. Sin dai tempi dei Romani, sull’isola Lachea, veniva preparato il “garum”, una salsa a base di frutti di mare ed interiora di pesce.
Ma è con la fondazione del paese e del suo scalo peschereccio e commerciale che la cucina trezzota si arricchì di diverse pietanze, ancora oggi preparate con la stessa sapienza. Il tonno e il pesce spada, le sarde a “beccafico”, la pasta con i ricci e con le “masculine“, i vari modi della preparazione del pesce appena pescato, le conserve delle “masculine”, acciughe sotto sale e sott’olio, fanno della cucina trezzota un’attrazione tutta da gustare.