La Chiesa di San Giuseppe, ad una sola navata, è stata edificata nella seconda metà del XVIII secolo nel sito precedentemente occupato da un altro edificio religioso, come lascia intuire la sezione inferiore della torre campanaria con base “a scarpa”, tipica delle torri del ‘500.
Nella chiesa dedicata al Patriarca, un tempo vi veniva venerato anche il patrono dei pescatori, San Francesco di Paola, al quale era stato dedicato l’altare della parete sud.
La chiesa ebbe anche la funzione di cappella funeraria (fino all’inaugurazione del Campo Santo di Aci Castello nel 1885) perché, come hanno evidenziato i lavori di ripavimentazione eseguiti negli anni ‘70, possiede una cripta delle stesse dimensioni della navata, occupata lungo le pareti da tombe di famiglie gentilizie. Immortalata nei disegni dei grandi viaggiatori del settecento, da Saint-Non a Houèl e Goethe, la chiesa fu privata della svettante guglia maiolicata del campanile dal sisma del 1908 che arrecò seri danni alle strutture. Risparmiata dai bombardamenti del 1943 è stata ancora danneggiata dal sisma del 1990. Gli affreschi in gran parte, attribuibili a Gianbattista Piparo, decoravano il presbiterio.
I primi interventi di restauro furono intrapresi negli anni ‘70. Data la forma della sua costruzione e le caratteristiche della chiesa, tutto l’insieme è stato dichiarato monumento nazionale. Nel prospetto la chiesa reca un portale in calcare anteriore al 1693.