Il museo espone una collezione di oggetti materiali selezionati in una sede chiusa, ha i visitatori come utenza primaria ed è gestito da operatori specializzati; l’ecomuseo, invece, narra dell’intero patrimonio materiale e immateriale di un territorio esteso oltre i confini del museo, la cui sede è rappresentata da diversi ambienti aperti oltre che da quelli chiusi, si propone, come utenza primaria, alla comunità locale, oltre che ai visitatori esterni, coinvolge nella gestione principalmente la comunità locale e per la realizzazione mette in atto una rete di relazioni che coinvolgono diversi interlocutori sia a livello locale che extralocale.
L’ecomuseo non è, dunque, un edificio-contenitore, non è una realtà statica, ma anzi è un complesso sistema che coinvolge numerosi attori, un’articolata struttura che si snoda lungo percorsi e mappe culturali, rappresenta le culture del passato, ma pure quelle attuali; espone le caratteristiche emergenze fisiche, ma esalta pure le radici e le identità dei luoghi e delle persone, delle quali racconta le idee e la storia collettiva tramite l’esposizione in situ degli oggetti di uso quotidiano che rappresentano significativi elementi della memoria comunitaria.
Un elemento fondamentale dell’ecomuseo, uno degli aspetti caratterizzante di questa particolare tipologia museale, è il “patto con la comunità”, l’impegno, cioè, della comunità di prendersi cura del territorio allo scopo di promuoverne lo sviluppo attraverso il recupero e la promozione della sua identità.
Un esempio di Best Practice ecomuseale è rappresentato dall’Ecomuseo Riviera dei Ciclopi, istituito nell’ambito territoriale del Comune di Aci Castello, palcoscenico sul quale si sono intrecciate le relazioni umane della gente del luogo, ma pure scrigno del ricco patrimonio materiale e immateriale di un territorio caratterizzato da elementi fisici eccezionali per la presenza di scogliere di origine vulcanica, costoni a strapiombo, isole e faraglioni.
Uno spazio geografico dove i luoghi del mito e della natura, quelli della cultura, dell’arte, degli antichi mestieri e delle tradizioni sono stati organizzati in itinerari allo scopo di agevolare la fruibilità delle copiose “eccellenze” presenti.